Yacht Club Parma alla Barcolana 2016
9 ottobre 2016
Barcolana 2016
lo YCP c’era!

Dal racconto del nostro socio Salvatore Lucisano:
"La linea di partenza, che si estende per quasi due miglia tra il castello Miramare ed il faro della Vittoria, si sta riempiendo di barche. Sono le 10 del mattino di Domenica 9 ottobre 2016, di fronte a Trieste: a bordo di Emozioni 3, il mio Hanse 445, fervono i preparativi per la partenza dell’edizione nr 48 della Barcolana. La radio ha annunciato che lo start è posticipato di un’ora: il “borino” (così chiamano, da queste parti, la bora quando soffia in dimensioni “umane”, tra i 15 ed i 20 nodi, ben lontani dai 40-50 e più che la contraddistinguono) è ancora un po’ troppo forte, ma si sta indebolendo. Nuovo start, 11:30.

Lo spettacolo è comunque unico ed emozionante: quest’anno sono quasi 2.000 le barche iscritte, e ci saranno proprio tutte, vista la giornata di sole e le condizioni di mare e vento, ideali per la vela. A terra, migliaia di spettatori affollano le “rive” (il lungomare di Trieste), che con le loro bancarelle e gli spettacoli nella splendida piazza Unità d’Italia (una delle più belle del nostro paese!) hanno fatto da corollario per tutta la settimana alle manifestazioni ed alle regate in programma e che, comunque, sono un’esperienza a se stante, da vivere “a prescindere”, nei giorni e nelle serate precedenti la regata-cult della domenica mattina.
Ma ora il momento è venuto, il cannone sta per “sputare” il suo ordine: lo scorrere dei minuti (come sempre, prima di una regata, il tempo scivola via veloce, anche troppo) vede un numero sempre maggiore di imbarcazioni rincorrersi, tallonarsi, sfiorarsi… tra una quantità di parabordi e mezzi marinai sfoderati a protezione di scafi tirati a lucido da velisti a volte tutti vestiti uguali, a volte con jeans e maglione, ma tutti con la felicità dipinta sul sorriso...

Ce n’è per tutti i gusti, dalla barchette di 6-7 metri, ai “bolidi del mare” con nomi altisonanti (Alfa Romeo, MaxiJona, persino il Moro di Venezia).
Emozioni è il “riassunto” dell’idea di Europa, in questo specchio di mare che, nella storia europea, ha avuto un ruolo secondo a nessuno: bandiera austriaca, nr velico sloveno, skipper italiano, timoniere austriaco, equipaggio rigorosamente italo-austriaco, per metà velisti, per metà spettatori incantati… il tutto sotto lo sventolio orgoglioso (in bella mostra sul paterazzo, giusto sotto la bandiera di categoria) del gagliardetto dello Yacht Club di quella Parma che ha ancora, dell’Austria in generale e di Vienna in particolare, vivi i ricordi inebriati dal nobile profumo di fascinose duchesse.
Tutti uniti a “spingere” idealmente la nostra imbarcazione quando il tuono del cannone ci raggiunge e, con le attenzioni del caso, ci “buttiamo” nella calca ed iniziamo a regatare.

Una cavalcata esaltante, inutile dirlo: il solito ingorgo alla prima boa: le 4 miglia non sono sufficienti a fare abbastanza selezione, più che una regata sembra piazza San Carlo a Napoli, in ora di punta, urla ed improperi compresi, con “toccate” e, in alcuni casi, scontri e danni.
Poi, la seconda e la terza boa, infine, laggiù, il traguardo: un mare di barche davanti a noi, irraggiungibili, ma un mare ancora più grande dietro di noi, lontane…..
Finirà ragionevolmente bene: 255.mo posto su 1800 partenti, di cui poi circa 800 si sono ritirati. 20ma posizione nella classe fino a 13,50 mt (su 60 i partenti), 140ma tra la barche “crociera” (su 600).

Ma non siamo qui per la classifica: la Barcolana è, a parer mio, una delle espressioni massime dello spirito decubertiano: e noi…. c’eravamo!"
Salvatore Lucisano, Skipper
Bravi ragazzi e complimenti dallo Yacht Club Parma!