Gilberto Nobili vince la Coppa America con Team New Zealand
Coppa America
Gilberto Nobili vince
con Team New Zealand
primato per l'atleta
dello Yacht Club Parma
Appartiene all'atleta dello Yacht Club Parma, Gilberto Nobili, il primato di aver vinto la Coppa sia da sfidante che da defender.
Ieri sera 26 giugno 2017 Team New Zealand, dove il nostro Gillo riveste un ruolo di assoluta importanza, ha messo la parola fine alle speranze di Oracle e si é ripreso la Coppa.
lo Yacht Club Parma fa i migliori complimenti a Gillo per l'eccellente risultato che lo colloca nel gotha dei regatanti di Coppa America con ben 5 partecipazioni al suo attivo in tre Team diversi.
Il ruolo di Gillo nel team New Zealand è quello di Cyclist e Performance Anlyst.
Per il primo ruolo vengono esaltate le doti atletiche di Gillo. Il Cyclist è una delle novità che hanno letteralmente spiazzato tutti i concorrenti impedendo di fatto al resto della flotta di trovare il tempo di emulare questa soluzione non avendo il tempo di verificare se veramente fosse innovativa e vincente. Con le mani libere il cyclist può svolgere anche altre funzioni a bordo, cosa che è impedita ai coffeé grinder tradizionali.
In questo sta lo spirito dei neozelandesi i quali da sempre sono maestri nell’escogitare soluzioni avveniristiche e portarle con convinzione fino all’eccellenza. Si ricordi, in tempi ormai remoti (contro il Moro di Venezia), la soluzione del bompresso di prua che permetteva di sviluppare un notevole vento apparente sulle andature portanti; in pochi anni è stato un proliferare di bompressi su tutte le barche da regata.
La seconda mansione di Gillo è quella più aderente alle sue peculiari competenze maturate nell’ultimo sindacato di Coppa America: gli strumenti di bordo in generale e l’analisi dei dati.
A lui compete sbobinare ogni passaggio degli allenamenti e delle regate alla ricerca di quella performance perfetta che fa la differenza fra vincere e perdere. La grande sfida di questa Coppa America era giocata principalmente sulla capacità di anticipare il take off (decollo sui foils) mantenendo più alta possibile la velocità sviluppabile sulla distanza. E’ evidente che la miglior performance dipende anche da come si interpretano i dati visto che ottimizzare la prima fase (decollo anticipato) va a scapito dell’altra (velocità assoluta), e viceversa.
Già quando faceva parte del Team Oracle il nostro Gillo aveva sviluppato dei device da tenere al polso sui quali rimbalzavano i dati in tempo reale. Tutta tecnologia che nell’immediato futuro ritroveremo nelle comuni barche da regata, così come l’evoluzione della componentistica di Formula Uno finisce per fornire anche al mercato dell’auto interessanti spunti.
Grande Gillo, complimenti dallo Yacht Club Parma
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